""Per tirare su qualche euro mi sono messo a postare su commissione gli articoli delle dimostrazioni altrui, con estremo onore mi faccio strumento per The Doge Ship che presenterà Ultor...buona lettura.""
Torniamo a proporre, per questo mercoledi 21/11, un gioco ambientato a Venezia, stavolta durante i giorni del Doge Andrea Gritti, il quale ha deciso di voler vedere realizzata una nave cerimoniale degna dei fasti della Serenissima; saranno quindi i giocatori, nei panni di armatori dell'Arsenale, a cimentarsi in questa impresa, dando vita appunto alla "Doge ship"(quella varata nel 1526). The Doge Ship è un gioco di Marco Canetta edito in questo 2012 dalla italiana Giochix.it che si propone di intrattenere da 2 a 5 giocatori in un tempo che varia tra i 60 ed i 90 minuti, qui il regolamento.
La principale meccanica di questo neonato e italico prodotto è il "piazzamento lavoratori" che tanti eurogames contraddistingue, ne consegue che durante il proprio turno i giocatori dovranno piazzare uno dei 5 dischetti lignei a loro disposizione in uno dei numerosi spazi liberi sul tabellone; quello che dona un pizzico di originalità a the Doge Ship è il fatto che il costo (in ducati) delle azioni scelte viene determinato di turno in turno tramite un lancio di dadi...ma scendiamo nel dettaglio:
il tabellone, fortunatamente non sovradimensionato,ospita, oltre alla track dei punti vittoria e a quella dei ducati, 6 linee orizzontali contraddistinte ognuna da un colore diverso e composte ciascuna da 6 spazi azione. Ognuno di questi spazi a sua volta è contrassegnato da una faccia di un d6 e consente di svolgere da 1 (spesso) a 2 (raramente) azioni ogniqualvolta un dischetto vi viene posizionato sopra. Ogni inizio turno il primo giocatore sarà incaricato di lanciare i 6 dadi colorati e di posizionarli sulla linea delle azioni dello stesso colore del dado, nello spazio azione contrassegnato dalla faccia risultante dal lancio…da questo momento in poi le azioni scelte negli spazi ospitanti il dado e in quelli alla sua sinistra saranno svolte gratuitamente, mentre quelle alla destra del dado costeranno al giocatore attivo 1 ducato per ogni spazio di distanza dal suddetto d6.
E quali mirabolanti azioni saremmo in grado di svolgere?Presto detto: acquistare, costruire, ordire intrighi e raccogliere denaro. Si acquistano, per poi costruirle, parti della nave del Doge (il completamento della quale segnerà la fine della partita), gondole (offrono sostanzialmente denaro) e barriere (forniscono utili bonus, riparo dall’acqua alta e determinano l’ordine di turno). Ordire intrighi può significare o cambiare la tessera Doge in gioco, o raccogliere approvazioni) mentre raccogliere denaro, beh, serve a raccogliere denaro: dai 2 ai 3 ducati nella fattispecie. Il turno inizia con il sopracitato lancio dei dadi, dopodiché viene estratta una tessera Doge dal mazzo coperto, essa fornisce il livello dell’acqua alta alla fine del turno nonché determina il numero di punti vittoria e di approvazioni che un eventuale porzione di nave costruita farà incassare al solerte armatore; infine si passa alla fase azioni nella quale ogni giocatore a turno andrà a piazzare un dischetto fino all’esaurimento di quest’ultimi e del turno in corso. Un controllino alla tessera Doge per verificare se le nostre barriere sono sufficienti a tener lontano l’Adriatico da piazza S. Marco (essere in difetto di barriere , o semplicemente pareggiare il livello dell’acqua comporta rispettivamente 2 azioni in meno e 1 azione in meno per il turno successivo) e il turno è completato. Quasi dimenticavo: nel caso la tessera Doge raffigurasse il profilo del supremo magistrato si dovrà tenere un’asta al buio, puntando approvazioni onde ottenere punti vittoria.
Insomma The Doge Ship non brilla per originalità ma offre un’esperienza ludica fluida, dinamica e avvincente contenuta in un tempo ridotto rispetto agli standard del genere. Sicuramente premiando la capacità di ottimizzazione piuttosto che la tessitura di strategie complesse, The Doge Ship consente di rivisitare uno stracult del gioco “alla tedesca” come il worker placement senza pagare il dazio di una eccessiva spremitura di meningi e non facendo scontare ai neofiti del titolo un’eventuale divario esperienziale. Dunque debutto di tutto rispetto questo, che sa offrire anche una giusta dose di interazione indiretta a fronte di meccaniche lineari e solide…insomma, non mi resta che invitarvi ad accomodarvi al tavolo e contribuire a far sventolare il Leone alato su di uno splendido e rinnovato Bucintoro. Come di consueto potete prenotarvi per avere il posto assicurato al tavolo e partecipare all’estrazione di una Nave del Doge, scala 1:1, da assemblare con calma durante le lunghe giornate invernali, pensate al figurone che farete al mare la prossima estate :)
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Il Bucintoro dei Savoia, la Venaria Reale.
precisazione