Le professioni sono molteplici, ma tutti cominciano come contadini nella fattoria di famiglia per poi eventualmente diventare artigiani e produrre manufatti, scegliere la carriera politica e governare il villaggio, scalare la gerarchia ecclesiale o poeticamente, andare in giro per il mondo a cercare fortuna.
Ogni giocatore ha a disposizione una mini plancia che rappresenta la fattoria di famiglia dove stanno gli omini, si conserva il grano (non più di cinque unità) e si tiene conto del tempo che passa con un segnalino che gira intorno su dieci caselle e ogni volta che passa il ponte un parente, uno dei più anziani, muore.
Naturalmente si hanno a disposizione i familiari del proprio colore, numerati in maniera da rappresentare le generazioni: con i quattro numerati con l'uno già in vita e al lavoro in fattoria all'inizio partita, poi con il proseguo del gioco si possono fare figli e aggiungere quindi gli altri sette numerati da due a quattro.
Una delle originalità del gioco è data dal meccanismo con cui vengono prodotte le "materie prime", che in realtà sono abilità e servono a essere trasformate in beni o essere spese in vario modo.
All'inizio di ogni turno vengono preparati i soliti cubetti colorati in numero definito, secondo il numero dei giocatori, da un'apposita tessera riassuntiva e aggiunti nel sacchetto verde in dotazione e poi pescati e piazzati sul tabellone nelle varie zone azione, in numero sempre dipendente dal numero dei giocanti.
I cubi sono di cinque colori e rappresentano: il talento, l'eloquenza, la fede, la conoscenza e la peste.
I giocatori a turno, in senso orario, prendono un cubetto da una zona e facoltativamente eseguono una delle azioni associate. Se si prende la peste, la si ripone nel sacchetto verde, si avanza il segnalino tempo sulla propria plancia di due spazi, ma ugualmente si esegue l'azione.
Artigianato: si producono pergamene, aratri, carri, si allevano buoi e cavalli, si vende grano al mulino per denaro.
Raccolta del grano: si produce grano se si ha almeno un lavoratore in fattoria e se ne produce di più con aratro e cavalli o buoi.
La chiesa: si mandano familiari nel sacchetto nero, ovvero nella carriera ecclesiale, dal quale verranno ripescati a fino turno durante la messa.
Il viaggio: si spende tempo, un carro, a alcuni cubetti per viaggiare e prendere punti prestigio, cubi abilità o denaro.
La camera di consiglio: si mandano rappresentanti per ottenere vari benefici tra cui diventare primo giocatore il turno seguente.
La famiglia: si aumenta la famiglia di un membro o si richiama in fattoria un familiare occupato altrove.
Il mercato: si attiva una fase dove si possono vendere merci a clienti in cambio di punti prestigio a fine partita, a turno per tutti i giocatori in senso orario, fino a esaurimento.
Quando non ci sono cubetti su una zona azione si può andare al pozzo e pagando tre cubetti uguali si può eseguire lo stesso quell'azione.
Quando finiscono i cubetti sulle zone azioni termina anche il turno e si passa alla fase messa: in ordine i giocatori possono pagare, un soldo a omino, per ordinare sacerdote uno o più familiari inseriti prima nel sacchetto nero o sperare che vengano estratti tra i quattro totali che vengono ordinati ogni turno, ma bisogna considerare che dentro, ci sono sempre quattro omini neutri che non appartengono a nessun giocatore e che possono venir estratti nel computo totale.
Il gioco prosegue così di seguito fino a quando o il libro della cronaca del villaggio è pieno di cadaveri illustri o nel cimitero le tombe senza nome sono tutte occupate.
Quando ciò avviene tutti i giocatori, meno chi ha appena visto morire il proprio familiare, eseguono un'ultima azione e il gioco termina.
Alla fine si fanno molti punti prestigio per tessere del mercato collezionate, numero di città visitate nei viaggi, ecclesiali in carriera, politici in consiglio, soldi avanzati e i propri familiari morti annotati nel libro cronache del villaggio.
Questi punti finali più quelli fatti durante la partita decidono chi è il vincitore con la famiglia più prestigiosa che verrà ricordata per sempre nelle cronache cittadine.
Come si diventa famosi? Sul libro in basso sulla plancia sono presenti spazi, che cambiano in funzione del numero dei giocatori, dove vengono accolti i primi omini morti mentre erano impegnati nei vari mestieri: contadini, artigiani, consiglieri, prelati e viaggiatori. Chi non rientra in questa ristretta cerchia finisce impietosamente nelle tombe anonime senza dare lustro alla famiglia.
In pratica è un gioco dove non bisogna affezionarsi troppo ai propri omini, ma bisogna ricordarsi che morire al momento giusto, durante una data carriera, può fruttare alla famiglia punti prestigio utili per vincere.
Il gioco può sembrare complicato, ma una volta compresa, la meccanica è semplice e lineare e tra l'altro sembra ben bilanciato, senza dare vantaggi significativi a una strategia o un'altra, con possibilità di spaziare e cambiare gioco ogni volta con le stesse possibilità di vittoria.
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