Per questo mercoledì, 9 gennaio 2013, la dimostrazione a cura di Nomen Omen è Innovation: un piccolo, grande gioco di carte di Carl Chudyk, lo stesso autore di Sit Gloria Romae e condivide con esso la genialità, ma è molto più elegante nella meccanica.
Questo gioco di carte appartiene di diritto ai boardgame di civilizzazione, ma riesce a percorrere le ere della civiltà umana, dalla preistoria all'era digitale, in un'oretta effettiva di gioco. Nella scatola sono presenti 105 carte innovazione rappresentanti le conquiste dell'uminità suddivise in dieci periodi: preistoria, antichità, medio evo, rinascimento, era dell'esplorazione, illuminismo, rivoluzione industriale, tempi moderni, conquista dello spazio ed era digitale con la preistoria costituita da 15 carte e tutti gli altri periodi da dieci carte.
Inoltre ci sono quattro plance, una per giocatore, con il riepilogo delle azioni possibili e la spiegazione degli effetti poi ci sono anche cinque carte campo: tecnologia, militare, diplomazia, cultura e scienza che rappresentano i vari settori dove una civiltà può eccellere.
Infatti per vincere prima della fine del gioco, un giocatore, quindi la sua civiltà, deve dominare un numero di campi o periodi dipendente dal numero dei giocatori: 6, 5, 4 campi/periodi per 2, 3, 4 giocatori rispettivamente. Si può dominare un campo riuscendo ad eseguire l'azione indicata sopra o utilizzando un'innovazione correlata che aiuta nella dominazione di tale campo o dominare un periodo avendo capitalizzato carte sul lato sinistro della plancia con un valore totale pari o superiore a cinque volte il periodo e avendo attiva nella propria area un'innovazione del periodo da dominare o superiore.
Per capire realmente come tutto questo si riesce ad ottenere bisogna anzitutto capire come è costituita una carta innovazione, che può essere in uno dei cinque colori possibili, che reca sopra un numero del periodo, su entrambe le facce, tre simboli risorse di uno o due tipi tra i sei possibili e almeno un dogma.
Le risorse rappresentano la potenza e la resistenza di una civiltà rispetto alle altre e determinano se un dogma viene subito, nel caso dei dogmi di supremazia, o eseguito insieme a chi lo attiva nel caso dei dogmi cooperativi.
I dogmi rappresentano l'ideologia di una civiltà e servono per farla progredire e sono di due tipi: supremazia e cooperazione e quando attivati agiscono in maniera diversa. Il dogma di supremazia fa subire l'effetto alle altre civiltà, che hanno meno risorse del tipo indicato sul dogma, mentre il dogma cooperativo si attiva a partire dal giocatore a sinistra da quello che lo esegue e se la civiltà possiede un numero di risorse, come quelle indicate sul dogma, pari o superiore a quello della civiltà di turno viene risolto, per ultimo lo esegue il giocatore di turno e se altri lo hanno potuto usare esegue una azione pesca una carta, come bonus.
Il gioco è molto semplice infatti i giocatori eseguono a turno due azioni, anche la stessa due volte, tra le quattro disponibili:
- pescare una carta dal mazzo del periodo della carta attiva, ovvero in tavola, più alta e se non ci sono carte di quel periodo disponibili dal primo mazzetto non esaurito di un periodo superiore
- giocare un'innovazione ponendola in tavola sopra ad una col solito colore o iniziando un nuovo mazzetto
- dominare se si hanno i requisiti necessari
- attivare i dogmi su una carta in ordine da quello più in altro ed eseguendo quello che c'è scritto
Per capire ulteriormente questo gioco bisogna anche comprendere il concetto di scalatura che consiste nello scorrere in parte le carte verso sinistra, destra o verso l'alto scoprendo così i simboli risorsa delle carte sotto aumentando la produzione della civiltà e considerando che il simboli sono disposti a sinistra e in basso sulla carta, è facile intuire che le scalature aumentano la produzione in maniera crescente per come le ho elencate.
Descritto così, questo gioco sembra complicato, ma una volta che i giocatori hanno le carte davanti e possono leggere gli effetti dei dogmi e vedere le risorse prodotte cominciano a capire quale carte conviene giocare e quale strategia seguire. Comunque il gioco è completamente in italiano e una volta impratichiti con le terminologie, i turni si susseguono rapidamente, fino alla fine che avviene o per dominazione come accennato sopra o al momento in cui un giocatore deve pescare dal mazzetto del periodo 10 e non sono presenti carte o eseguendo un dogma che porta alla vittoria automatica.
In conclusione un gioco di carte, di civilizzazione dalla breve durata, ma di una profondità strategica notevole anche se non padroneggiabile con facilità alla prima partita non certo per il regolamento complesso, ma piuttosto per la iniziale difficoltà di programmare una strategia a lungo termine, non conoscendo le implicazioni di ogni singola carta innovazione.
La
prenotazione della demo è possibile sul forum nella apposita sezione e considerate che sono possibili più partite durante la serata, data la semplicità della spiegazione del gioco e la sua durata ridotta.