Già che mi trovavo a fare il punto sulla nostra prima riunione del 25/6, ho pensato bene di fare qualche riferimento (repetita iuvant) anche a successive riflessioni aperte da alcuni di noi sul forum – premettendo che un punto di vista oggettivo non esiste, declino qualsiasi responsabilità per ogni omissione o visione parziale, ma ogni commento o rettifica sarà ben accetto!
- Discussione sulla futura forma dell'associazione: informale o registrata
La prima distinzione fondamentale operata da Piccola Fiamma è stata tra associazione di promozione sociale, associazione culturale e associazione di volontariato.
Abbiamo subito scartato la seconda perché si lega al concetto di Onlus e noi al momento non ..svolgiamo ufficialmente attività rivolta a persone svantaggiate.
Ci siamo dunque orientati verso la prima, che dà la possibilità di richiedere uno spazio ad Enti pubblici sia per terzi che propri associati.
Per tentare di fare luce sulla possibile confusione tra associazione riconosciuta e registrata, non ci sono dubbi, vogliamo un’associazione non riconosciuta.
Ma il dilemma è: registrata (opzione attuabile dopo un anno e che permette in casi di particolare necessità, di corrispondere compensi a soci amministratori o assumere lavoratori dipendenti e avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo a propri associati) o meno?
Vedremo, dobbiamo chiarirci ulteriormente le idee a riguardo (siamo interessati a fare un giorno un lavoro del nostro interesse? Chi non è interessato potrebbe in qualche modo sentire che la sua attività di volontariato mal si concilia con un eventuale parallelo e circoscritto progetto remunerato di altri?)…
Partendo dalle domande sul senso ..della nostra vita associativa posto che
a) Ci piace giocare b) Impiegare le nostre energie per creare scintille tra rotelle arrugginite ci è parso tanto importante da voler dichiare addirittura d'ispirarci prima di tutto a criteri di reciproca correttezza e rispetto, ripromettendoci di mettere da parte il più possibile le nostre eventuali e personali tensioni misantropiche..
..abbiamo tentato di definire i nostri obiettivi: diffondere (Vs. divulgare) il concetto di gioco intelligente con grande apertura sia verso neofiti che giocatori esperti, così come nei confronti di altre associazioni che condividono i nostri intenti.
C’interessa al pari trovare uno spazio più consono alle nostre esigenze.
Vogliamo anche incrementare le nostre attività facendoci conoscere da più potenziali giocatori possibili tramite la partecipazione ad eventi come FirenzeGioca e Lucca Games, o anche l’organizzazione di tornei..
Abbiamo dunque buttato giù la bozza della prima frase del nostro statuto: GiocoZona ha l’obiettivo di diffondere la cultura e la pratica del gioco intelligente (tassativamente non a scopo di lucro).
- Presentare dati sui costi e i modi di un'eventuale registrazione
Detto ciò, un’associazione per essere tale ha bisogno di un Presidente, e di un Consiglio direttivo (vedi i 2 link di cui sopra).
Ci è parso più o meno evidente che tale Consiglio direttivo debba coincidere con il Consiglio dei soci fondatori: questo significa che chiunque faccia parte del nucleo fondativo ha il diritto di avere voce in capitolo riguardo alle decisioni da prendere.
- Come reperire i fondi per le spese di registrazione e la realizzazione della stessa
Se siamo una decina e i costi sono 168+ 3+14,62 euro ogni 4 facciate di statuto, ci è parsa la cosa più semplice pensare di mettere ciascuno mano direttamente al proprio portafoglio..
- Ricerca di una sede più consona alle nostre esigenze
Ancora nessuna proposta..
- Fare il punto sulla partecipazione dell'associazione a Firenze Gioca
Lunedì o martedì prossimo..?
- Varie ed eventuali
Resta aperta la questione del dominio…