La meccanica del gioco è la classica del gioco di percorso, movimento su caselle secondo il lancio di dadi, ma non è solo questo, infatti nei turni che si susseguono, 10 minuti di tempo simulato ognuno, la tensione è sempre crescente con l'acqua che sale inesorabilmente imbarcata dallo squarcio provocato dalla collisione con l'iceberg, in contrasto con la calma denotata da alcuni passeggeri.
Una delle componenti della ricostruzione prevede infatti, che alcuni dei personaggi da salvare non si rendano conto subito della gravità dell'accaduto, secondo le loro stesse testimonianze storiche, continuando a muoversi con calma mentre il giocatore che li manovra vede l'acqua che sale inesorabilmente aldilà di una paratia a poche decine di metri.
Infatti i personaggi si muovono più lenti, necessitando di due dadi a casella, se non sono allarmati e questo a dispetto della situazione reale di gioco.
Così Mrs Caroline Lane Brown, una signora cinquantanovenne americana non si rende conto del pericolo fino all'undicesimo turno, le 1:20, ben dopo l'urto avvenuto alle 23:40 circa, continuerà a bighellonare in giro domandandosi perché quelle persone con le facce atterrite provenienti dai ponti inferiori si accalchino sulle scale per salire verso l'alto della nave, rincuorandosi del fatto che quella su qui è, non è che nientepopodimenoché l'inaffondabile Titanic, facendola maledire dal giocatore che la controlla per la sua granitica flemma.
Un'altra perla della ricostruzione storica prevede che se anche si raggiunge una scialuppa, quando questa viene calata in mare, non è detto che ci accolga, perchè l'equipaggio interpretò alla lettera gli ordini del comandante: "Prima le donne e i bambini", calando in mare scialuppe mezze vuote con solo donne e bambini a bordo. Per non parlare del Collapsible B che quando venne calato si ribaltò facendo finire in mare gli occupanti.
In conclusione il gioco è una gran bella ricostruzione storica con una splendida plancia che mostra il Titanic in "spaccato" dal lato di dritta e con ben visibili le paratie stagne che arginano l'acqua finchè non trabocca nel compartimento successivo, con varie caselle in vari colori che necessitano del dado di quel colore per entrarci e le code per imbercarsi sulle scialuppe su in alto.
Alla fine del gioco vengono contati i punti che ogni personaggio salvato più eventuali bonus dà al rispettivo giocatore e decretato un vincitore, ma quello che conta realmente in questo gioco è la cura nei particolari e la crescente sensazione di essere spacciato con letteralmente l'acqua alla gola.
Perché si intitola Collapsible D?
Chi sono le persone che i giocatori di volta in volta devono essere salvati?
Semplice: collapsible D era l'ultimo battello smontabile che ha lasciato il Titanic con a bordo le ultime persone che hanno lasciato la nave, salvandosi e queste, sono proprio le protagoniste del gioco.
Quindi chi non riesce a salvare tutte le persone non ripete la storia già avvenuta, cambiandone l'epilogo.
Qui potete leggere l'altro articolo che avevo scritto dopo la prima parte di partita fatta a Modena insieme a Beltasor e Piccola Fiamma.
Se si vuole riservare un posto al tavolo della dimostrazione per questo gioco basta scrivere un post sul forum.