Mercoledì 18 aprile 2012, Nomen Omen presenta "The Princes of Machu Picchu" di Mac Gerdts, autore famoso per la meccanica della "ruota" utilizzata in giochi molto blasonati come Imperial, Antike e Navegador. In questo gioco invece, il marchio di fabbrica del designer tedesco non è presente, ma ugualmente mantiene l'elegante semplicità che contraddistingue tutte le sue creazioni.
Il gioco tratta degli ultimi giorni dell'impero Inca e i giocatori rappresentano i principi sfuggiti ai massacri dei Conquistadores, rifugiati nella città perduta di Machu Picchu.
Ogni principe produce varie risorse visitando le varie sezioni in cui è divisa la città oppure ingaggia sacerdoti e vergini votati alle tre divinità principali del Pantheon Inca, cercando di fare sacrifici nei templi dedicati ai suddetti Dei, per nascondere agl'invasori l'esistenza dell'ultimo rifugio.
Infatti sono possibili due epiloghi del gioco: i numi sono proprizi e gli Spagnoli falliscono nella ricerca oppure i sacrifici non sono sufficienti e Machu Picchu cade in mani straniere.
Nel primo caso si contano i punti realizzati dai giocatori con le divine offerte moltiplicando i simboli risorsa/sacerdote sulle "carte sacrificio" per gli Inca (dischetti) messi a produrre tali risorse/i sacerdoti e vergini possedute. Nel secondo invece, si considera l'oro accumulato dai principi che moltiplicheranno per 3,2 o 1 i punti ottenuti nel primo caso a seconda che se ne possegga di più, si sia i secondi più ricchi o tutti gli altri rspettivamente. In pratica nel secondo caso chi avrà più pregiato metallo per corrompere i Conquistadores otterrà maggiore bonus salvando la pelle.
Il gioco appartiene di diritto al genere gestionale e dura intorno ai 90 minuti ed è possibile riservarsi un posto al tavolo della dimostrazione scrivendo nella sezione
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Una particolare menzione alla componentistica molto stilizzata nelle pedine, come consueto in questo genere di giochi, ma oltremodo graziosa nella rappresentazione delle risorse: con lama, vasellame, tessuti e foglie di coca realizzate con sagome colorate in legno.