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Dimostrazione di "Ora et Labora"

Ritratto di Nomen Omen
Scatola Ora et LaboraAvete giocato ad Agricola o a Le Havre e sono i vostri giochi preferiti? Allora dovete venire a provare Ora et Labora in dimostrazione questo mercoledì, 8 febbraio 2012, a cura di Piccola Fiamma. L'ultima fatica fatica di Uwe Rosenberg è l'ideale trait d'union tra i due titoli sopracitati e unisce le due meccaniche eliminando di fatto il terrorifico meccanismo del raccolto.
Finalmente l'autore è riuscito a togliere quello che sembrava il suo marchio di fabbrica, limando la meccanica fino all'osso ed eliminando anche le fastidiose fasi di aggiunta risorse all'inizio turno. In questo gioco ogni giocatore avrà il proprio monastero da sviluppare, comprando nuove terre e costruendo nuovi edifici che gli permetteranno di produrre o trasformare numerose risorse. In Agricola, ogni inizio turno, si dovevano aggiungere numerosi segnalini risorse, con la possibilità di sbagliarne il numero o addirittura scordarsi di metterle.La ruota delle risorse con i relativi segnalini In Ora et Labora il problema è stato risolto in maniera brillante con una "ruota", divisa in settori, e un indice. Il funzionamento è semplice, sulla ruota verranno posti un segnalino per risorsa: grano, ovini, argilla, legno, denaro, torba, pietra e uva così che, quando si inizierà il turno basta fare uno "scatto" all'indice e automaticamente le quantità delle risorse viene aumentata come per magia. Quando si prenderà un dato materiale si prenderanno dalla riserva il numero di pedine relativo indicato sulla ruota, poi si prenderà il relativo segnalino e lo si sposterà fino allo zero. Il turno dei giocatori è semplicissimo e la scelta di azioni possibili è limitata, ma ad ogni costruzione si associa una produzione/trasformazione di risorse diversa generando una varietà di possibilità strategiche quasi infinita. Come Le Havre poi si potranno utilizzare anche gli edifici degli avversari, ma qua si dovrà pagare per far piazzare un Chierico, tra i tre disponibili, all'avversario su uno dei suoi edifici liberi eseguendo così noi l'azione correlata.Monastero a partita finita Considerate che le ambientazioni possibili sono due con decine di edifici disponibili in entrambe e con cicli di trasformazione risorse diversi, poi aggiungete che quando si acquistano le nuove terre andranno "bonificate" dai boschi e i giacimenti di torba e già potete capire quanto questo gioco possa dare a chi gradisce i gestionali. In conclusione un gioco dalla meccanica snella ma una complessità strategica elevata con decine di scelte possibili a turno che manderà in crisi chi cercherà la mossa migliore. Sarà possibile prenotarsi per la dimostrazione, ma dato il numero limitato di giocatori possibili (quattro) e la durata elevata, almeno alla prima partita, difficilmente riusciremo a finire la dimostrazione e ad accontentare tutti. Ma considerate che sarà possibile rigiocarlo a piacere, come tutti i giochi che sono in Giocheria, richiedendoli tramite il Forum alla sezione Scegliti un gioco.

Commenti

Ritratto di iNvernomuto

Provato!...partita full Ireland version in tre. Partendo dalla fine dico subito che il gioco è interessante e piacevole da giocare. Smarrimento iniziale a causa delle tante carte, cuore del gioco, che possono creare combo su combo ma dopo pochi turni si inizia a vedere la luce e quindi le azioni che si possono fare iniziano ad essere produttive. Gioco assolutamente da giocare e rigiocare per poterne veramente apprezzare le infinite sfumature strategiche che offre. Esteticamente bello, un po' leggerine le plance e quasi inconsistenti le schede di riferimento...da plastificare assolutamente se si vuole mantenerle in salute.
Il meccanismo della ruota per gestire le risorse e scandire le varie azioni è semplicemente geniale, si ha sempre la sensazione di avere sotto controllo quasi tutto.
Evito i vari riferimenti su i meccanismi di Le Havre ed Agricola che sono "presenti" in questo nuovo titolo.

Ovviamente queste sono le mie personalissime impressioni dopo una sola partita, provatelo, provatelo e provatelo.

Buon gioco.

Ritratto di Nomen Omen

Dopo aver provato un paio di partite complete abbiamo deciso di optare, nella dimostrazione, per la versione breve.
Per provare il gioco è l'ideale, perchè mantiene tutte le caratteristiche originarie, ma la produzione di risorse è incrementata e il numero di turni ridotto.
Queste modifiche rendono il gioco molto rapido, l'autore dice UNA ora, ma lasciando inalterata la reale meccanica permetteranno a più giocatori di avvicinarsi a questo gioco.
Quindi se qualcuno vuole prenotarsi per un secondo tavolo sarà probabilmente giocata una seconda partita in serata.
Ritratto di kurta

Che bello l'avevo visto ad Essen ma c'era solo la versione Tedesca ... cavolo se mi piacerebbe scappare là per provarlo ma domani non credo di potercela fare ...cmq bell'iniziativa complimenti ;-)