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Questa si chiama PLAY! Qui si Gioca!

Ritratto di Nomen Omen
Logo PLAY 88X90Anche quest'anno la primavera porta una ventata di novità nel fantastico mondo dei giochi e PLAY Festival del gioco si terrà a Modena nel padiglione di ModenaFiere sabato 24 e domenica 25.Banner PLAY 2012
 
Chi è veramente appassionato non dovrà mancare.
Questa è la fiera italiana dove il gioco da tavolo viene tenuto in giusta considerazione, con una grande ludoteca gestita da ClubTreemme e Tana dei Goblin insieme e la quasi totalità degli editori/distribuitori italiani presenti con stand di vendita e/o dimostrazione.
Naturalmente oltre ai boardgame saranno presenti: GdR/live, Cos-play, Videogiochi, SoftAir , LaserGame, Tornei di tutti i tipi e molto altro, praticamente tutto quello che riguarda il gioco in ogni sua forma.
Tra l'altro tra i padiglioni di Play potete incontrare anche gli autori di giochi più famosi che terranno seminari o parleranno di sé e delle proprie creazioni.
Per migliori informazioni e per il programma completo andate sul sito di PLAY-Modena.
Parecchi frequentatori di GiocoZona ci andranno per una full-immersion di attrazioni ludiche con sedute intensive di sessioni di gioco.
Quindi ci vediamo là a qualche tavolo o in giro per gli stand con aria sognante.
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Commenti

Ritratto di Midori7

Mi piacerebbe molto vedere com'è, dato che l'anno scorso non sono potuta andarci. Chi di voi ci va? Con quali mezzi? E' possibile unirsi a voi nella domenica?

Ritratto di Nomen Omen

Piccola Fiamma ed io andiamo su sabato e torniamo domenica sera e così fanno anche altri.
Se vieni mercoledì e parli con un po' di gente magari chissà, trovi anche un passaggio.
Ritratto di Midori7

Vedrò di esserci, comunque se ci sono novità fatemi sapere ^^

Ritratto di iNvernomuto

Non c'entra una mazza, ma nella notte fra sabato 24 marzo 2012
e domenica 25 marzo 2012
ritorna l'ora legale...

Occhio, se fissate con qualche ludico domenica mattina per recarvi alla Play...sincronizzate gli orologi!

Ritratto di Ultor

Ciao, io e Sabrina andremo alla Play domenica 25/3 partendo la mattina intorno alle 8.30...c'è almeno ancora un posto libero...la vettura non è spaziosissima ma è a GPL.

Se qualcuno fosse interessato mi scriva pure qui un messaggio privato...

Quoto Ultor, stesso discorso ma per sabato 24/3, partiamo verso le 8.15.

Ritratto di Ultor

Sono esauriti i posti in auto per Play...è dunque da considerare obsoleto il mio messaggio precedente...

Ritratto di iNvernomuto

Copio & incollo dalla stampa.it

A CURA DI DAVIDE JACCOD
modena

Domani e domenica a Modena si svolge «Play», la principale manifestazione dedicata al «gioco dei grandi» in Italia: di che cosa si tratta?
Il Festival del gioco di Modena è il più frequentato evento italiano dedicato al gioco non elettronico, con oltre 20 mila ingressi nell’edizione 2011. Per due giorni, nello spazio fieristico, si incontra tutto quello che è «gioco intelligente»: gioco in scatola, innanzitutto, ma anche carte, modellismo, gioco di ruolo. Nata agli inizi degli Anni 90, la manifestazione è cresciuta e si è trasformata seguendo l’evoluzione del mondo del gioco: ai prodotti per l’infanzia si affiancano sempre più titoli pensati per le famiglie e gli adulti.
I nuovi giocatori non sono solo bambini?
«In questi anni - spiega Andrea Ligabue, uno degli organizzatori di “Play” - si è assottigliata sempre di più la linea di demarcazione tra il giocattolo per i più piccoli e il gioco per i grandi: se i giocatori adulti prima erano soltanto una nicchia, adesso diventano una fetta interessante del mercato anche per le case editrici. I distributori più importanti propongono anche prodotti per queste fasce di pubblico, mentre case più piccole possono emergere con titoli meticci che trovano un loro spazio anche nel nostro Paese».

Esiste un mondo ludico che non sia legato al videogioco o al gioco d’azzardo?
Negli ultimi 15 anni si è sviluppato anche in Italia (sul modello di Germania e Francia) un mercato dedicato specificamente al gioco da tavolo, che affianca i classici a un fitto sottobosco di titoli ed editori. In molte città il gioco ha fatto nascere manifestazioni con ampia partecipazione: è quello che è accaduto con la fiera «Lucca Comics & Games» o con il «Tocatì» di Verona, il festival del gioco di strada: la tradizione si unisce alle novità che arrivano dall’estero e creano un circuito che sta attraversando un periodo di forte incremento.

A che cosa si gioca?
I giochi in scatola più diffusi sono titoli ormai diventati tradizionali: «Monopoly» (che dagli Anni 30 ha venduto qualcosa come 300 milioni di copie in tutto il mondo) è ancora oggi il più venduto e può superare le 100 mila copie ogni anno, seguito da nomi come «Allegro Chirurgo» e «Risiko». A questi si aggiungono però giochi di nuova generazione, adesso prodotti o distribuiti anche in Italia. I più utilizzati sono titoli come «Carcassonne» e «Bang!», che uniscono regole semplici e una durata limitata e che si indirizzano direttamente ad adolescenti e adulti. A fare la parte del leone sono i giochi di carte collezionabili: venduti in pacchetti come le figurine, titoli come «Magic» e «Yu-gioh» spopolano tra i giovanissimi e danno vita a un circuito che coinvolge decine di migliaia di giocatori sul territorio nazionale.

In questo nuovo panorama che spazio c’é per i giochi della tradizione popolare?
«Per gli italiani - spiega Andrea Angiolino, esperto di giochi e ospite di “Play” – quello ludico è un elemento essenziale della tradizione: al di là delle mode, c’è un interesse culturale di fondo che negli ultimi anni ha visto svilupparsi sia il mercato sia una cultura del gioco diffusa non soltanto per i bambini. A volte si tratta anche solo di fornire una nuova ambientazione ai giochi di sempre, come le pulci o la trottola: si crea una nuova narrazione, e il prodotto diventa più attraente. Ma si continua a giocare con carta e penna a battaglia navale, e i giochi di carte non cedono di fronte all’assalto dell’elettronica».

Esistono circuiti di gioco organizzato?
Le istituzioni che si occupano di giochi di carte e di scacchiera sono realtà consolidate, in Italia: la Federazione Bridge conta per esempio 25 mila iscritti, distribuiti in 350 affiliate locali. Anche per i giochi in scatola sono nati percorsi specifici: molte migliaia di giocatori si organizzano per dare vita a competizioni più o meno agonistiche su scala nazionale. Domani a Modena si svolge la finale italiana di «Risiko», che assegna il primo di una lunga serie di riconoscimenti. I circuiti agonistici più sviluppati sono quelli legati al mondo delle carte collezionabili, con tornei di rilevanza internazionale che mettono in palio premi in denaro che superano i 30 mila euro».

C’è un limite oltre il quale l’agonismo nel gioco diventa gioco d’azzardo?
Secondo il Codice penale, è gioco d’azzardo quello in cui «ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria». Per provare a definire meglio le differenze e a riconsegnare al gioco il suo senso proprio, è nata la campagna di www.miazzardoadirlo.it, lanciata dall’associazione delle ludoteche italiane e pensata per chiarire la distinzione tra il mondo del gioco e quello dell’azzardo.