Non deve essere simpatico vedere il vostro continente che lentamente sprofonda e tanto meno esserci sopra, non vi resta quindi che tentare di salvarlo, ah il continente è addirittura quello di Atlantide. Il gioco verrà pubblicato a Luglio da Z-Man Games e si tratta di un cooperativo per 2-6 giocatori dalla durata di 60 minuti, un continente che sprofonda nel mese di Luglio non è male.
Veniamo al sodo, componentistica ricca con cubetti, segnalini, dadi, carte illustrate (100+) e con testo in Inglese, per finire abbiamo un bel tabellone componibile che rappresenta Atlantide, che però lentamente perderà pezzi per simulare il lento ma inesorabile inabissamento...aiut! I giocatori avranno un
personaggio con caratteristiche peculiari e dovranno cooperare per costruire il Mistico Portale Tridimensionale rappresentato da dieci carte random...ovviamente per salvarsi la pellaccia.
Ogni turno dovrebbe funzionare così: a turno i giocatori piazzeranno i loro segnalini nelle zone produttive, verranno poi pescate delle carte “misfortune” che rappresentano delle sfide da affrontare turno dopo turno, segue la produzione e il dover fronteggiare l’attacco degli Ateniesi che avverrà sempre. Anche la costruzione del portale è importante, da questo dipende l’esito della partita. In rete si parla di un titolo Cooperativo Gestionale, ad esempio le risorse non sono automatiche ma ci sono zone specifiche dove possono essere raccolte, ma serve un tiro di dado e non tutte le zone sono “sicure” in quanto l’isola lentamente affonda e non è bello trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Rimane sempre una lotta contro il sistema ma le premesse sembrano più appaganti ed i giocatori vengono coinvolti in maniera più profonda...infatti l’isola affonda, ehm, scusate questa mi è scappata. Si pescano carte e si tirano dadi, quindi è presente una certa dose di alea ma a parte i dadi
le carte devono essere gestite in maniera oculata e quindi si può dire che la fortuna non è preponderante. Gli amati o odiati cooperativi, non ci sono mezze misure per questo genere, ho sempre visto storcere la bocca quando si parla di giochi cooperativi, personalmente ritengo che questo genere di giochi richieda un gruppo che veramente ci metta del suo nel giocarli, ci vogliono persone attive che veramente cooperino durante la partita altrimenti ci sarà sempre quello che prende le decisioni e il resto dei giocatori si limiteranno a fare da comparse mangiando quintali di biscottini, o peggio rischiare di diventare alcolizzati se il padrone di casa ha il frigo pieno di birra, capite bene che così il gioco viene totalmente mortificato.
Non è facile trovare il giusto equilibrio ed è per questo che li ritengo dei giochi particolarmente adatti a chi gioca di ruolo ed è quindi più portato ad una gestione cooperativa dei vari eventi che il gruppo dovrà affrontare per vincere, personalmente li vedo come una specie di ripiego per coloro che non riescono più a giocare di ruolo, con questo genere si riesce a ricreare un pochino quella situazione.
Per avvalorare la mia personalissima idea su chi può giocare al genere cooperativo ecco un esempio che ho ripescato nel mio trapassato ludico...prego fate partire il contributo mnemonico: Mi ricorderò sempre un episodio durante una partita a Cyberpunk dove facevo il master e nel gruppo c’era un tizio che avevamo soprannominato Forrest (...si, come Forrest Gump) ebbene questo giocava come “Solitario” e regolarmente dopo poco che la partita era iniziata ci “lasciava” e vagava nei suoi profondi pensieri per agire su comando degli altri, una sera che ero particolarmente CYBERPUNK ed il gruppo era in una situazione che richiedeva decisioni molto veloci, ovviamente il buon Forrest aveva già iniziato ad analizzare con molta cura le venature del tavolo, urlai il suo nome con fare perentorio e li chiesi: TU COSA FAI?...il buon Forrest come risvegliato da un sonno secolare mi guardò e con voce tremante disse SPARO UNA RAFFICA VERSO IL FURGONE e queste furono le sue ultime parole...il furgone colpito alle gomme sbandò finendo sul gruppo (Forrest compreso) con le relative conseguenze letali, tutto questo se avviene in un GdR può anche essere divertente e gestibile ma in un boardgame cooperativo proprio no!
Salvare un continente dall’abisso non è certo uno scherzo ;)